Arte Lombarda

Rinascono gli affreschi di Vertemate

Un tesoro d’arte ritrovato sarà svelato, domani alle 16.45, nel cuore del piccolo centro di Vertemate con Minoprio, Como. Saranno presentati gli esiti del restauro della ex Cappella gentilizia del Castello di Vertemate, che ha ridato luce agli antichi affreschi seicenteschi dei pittori Recchi e – cosa ancora più importante – hanno rivelato, sotto ad uno strato di intonaco dipinto a finto marmo, altre decorazioni parietali inedite, attribuite alle stessa mani. E’ il caso del bellissimo stemma della Nobile famiglia Carcano. A nuovo splendore sono stati portati poi gli angioletti nel sott’arco. A farsi promotrice dell’incontro di domani, oltre che della realizzazione del restauro, curato dall’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como, l’associazione culturale vertematese Libera Mente, che presenterà un dvd sul restauro.
L’interesse per il sito – dal 1932 di proprietà delle Suore Canossiane, che lo ebbero in dono dalla famiglia Olginati – nacque nel 2008, quando Libera Mente pubblicò, a proprie spese, un libro realizzato in precedenza in un laboratorio didattico svolto alla locale scuola media, a cura di Gabriella Sidoli e Edoardo Volonté. Lo stesso istituto scolastico, attraverso l’instancabile attività di Sidoli, docente di Educazione artistica, ha raccolto, in un laboratorio extrascolastico, anche il materiale assemblato poi da Libera Mente nel dvd che si vedrà domani. “Mentre nel 2008, adattavamo il materiale di studio per il libro – spiega Maurizio Capitani, presidente di Libera Mente – Gabriella Sidoli chiese un consulto di Alberto Rovi, studioso di storia dell’arte. Rovi li attribuì ai Recchi e sollecitò una campagna di restauri”.
L’associazione rispose ottenendo finanziamenti (circa 12mila euro per il primo lotto dei lavori, concluso nel giugno – luglio di quest’anno) dalla Cassa Rurale artigiana di Cantù e dalla Fondazione provinciale di Cantù e dalla Fondazione provinciale della Comunità comasca. “gli sponsor hanno coperto l’85% della spesa – precisa Capitani – Mentre il resto è stato aggiunto con una donazione privata”.
I lavori sono iniziati tra fine 2009 e primi mesi del 2010, con l’intervento di Vanda Franceschetti, restauratrice dell’accademia Galli che ha lavorato, con l”equipe, alla ripulitura e al descialbo. Si è provveduto, in più, al consolidamento della struttura, a rischio di crollo, grazie all’ingegner Fulvio Roncoroni, che ha progettato la “ricucitura” delle strutture murarie. Ora, Libera Mente rilancia. “Abbiamo già chiesto un nuovo preventivo (16-17 mila euro) per il restauro degli affreschi della Sala della Guerra al piano terra del castello e la ripulitura di altri affreschi intonacati, nel corpo centrale della cappella”. Risultano nuovi dipinti nascosti.

Sara Cerrato

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