Finanziato il progetto di restauro degli affreschi

Vertemate con Minoprio Le opere sono inserite nel complesso del Castello di proprietà delle Canossiane
La spesa sarà di circa 12mìIa euro, senza alcun contributo dell’Amministrazione comunale

VERTEMATE CON MINOPRIO [mlr) Finanziato il progetto di restauro degli affreschi della Cappella gentilizia inserita nel complesso del Castello di proprietà delle Canossiane. 12 mila euro circa la spesa per i lavori. Il cantiere partirà a gennaio. Ma dall’associazione Libera Mente ci si toglie un sassolino dalla scarpa: «Il Comune non ha contribuito con un solo euro». L’11’dicembre alle 21, intanto, alla scuola media di via Vigna, la serata di presentazione de11’iniziativa. «Nel dicembre 2008 la nostra Associazione ha pubblicato il volume “Il Castello di Vertemate” — ci spiega Maurizio Capitani – dando dignità di libro a un progetto didattico realizzato nei primi anni novanta del secolo scorso dalla locale scuola media. La revisione editoriale del testo, svolta dai docenti Sidoli e Volontè (tra i principali coordinatori della ricerca originale), ha riportato l’attenzione sugli affreschi presenti nella cosiddetta Sala della Guerra e nella exCappella Gentilizia dedicata a San Cristoforo, tutti in precario stato di conservazione. Lo storico dell’arte Alberto Rovi, interpellato in quella circostanza per un parere qualificato in merito a tali dipinti, lì ha attribuiti con certezza alla bottega dei Recchi, senza dubbio tra i migliori interpreti del Seicento pittorico comasco, adducendo numerose prove a sostegno della sua tesi e richiamando l’attenzione sulla necessità e l’urgenza di un loro recupero». Libera Mente ha subito raccolto la sfida, facendosi prima promotrice di un intervento di restauro e spendendo poi larga parte dell’attività associativa del 2009 nella ricerca delle collaborazioni e dei finanziamenti necessari. «E’ stato un lavoro faticoso e poco visibile ma di grande soddisfazione, che consegna ai nastri di partenza un’operazione importante per il nostro territorio, sia per il progetto in sé che per numero e rilevanza dei diversi soggetti coinvolti: l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como, che eseguirà i lavori; l’istituto comprensivo scolastico di Vertemate con Minoprio – Bregnano, che organizzerà a sua volta un laboratorio didattico riservato a ragazzi di 3^ media e finalizzato ad approfondire le linee fondamentali della storia dell’arte comasca del Seicento; l’istituto Suore Canossiane di Vertemate (proprietarie dell’edificio), che ha da subito mostrato grande interesse al progetto fornendo una fattiva e costante collaborazione; Libera Mente Associazione Culturale che ha svolto anche un’indispensabile opera di ricerca fondi e partner economici, primi fra tutti Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù e Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, senza il sostegno dei quali il salvataggio di questi dipinti sarebbe destinato a restare solo un bel sogno». Capitani su un punto non vuole però fare sconti: «A tale proposito spiace dovere constatare l’assenza dell’Amministrazione comunale, che ha negato il proprio sostegno a un progetto qualificante per l’intera comunità. Se è infatti certamente vero che il Castello è una proprietà privata, e altrettanto innegabile che esso rappresenta una parte importante del patrimonio storico e culturale dell’intero paese, che potrà tornare a godere di un’opera ormai dimenticata». Il cantiere comunque partirà a gennaio 2010 e dovrebbe durare circa un anno.

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