Sala stracolma e persone stipate anche sulle scale per il quarto appuntamento del ciclo Vertemate & Medioevo, venerdì 1 aprile presso la biblioteca comunale.
Angelo Sesana (professore al Collegio Gallio, dell’accademia di Belle Arti Aldo Galli – IED, direttore di una campagna di scavi a Luxor, cultore dell’antico Egitto e della lingua araba) ci ha proiettato in un viaggio millenario fatto di monumenti, rappresentazioni figurative, scritti, eventi che hanno evocato esperienze lontane, ma dalle quali è scaturita la realtà odierna. L’appassionata trattazione ha avuto avvio dall’impero bizantino, con Giustiniano (VI secolo), uno dei più grandi imperatori dell’alto Medioevo. Giustiniano è l’erede di Roma antica ma anche, insieme a Costantino, propagatore del Cristianesimo. Nel 622 dc inizia l’era islamica, sviluppatasi tra La Mecca e Medina e che vede la sua espansione territoriale durante tutto il Medioevo.
Nella serata è stato dato importante risalto al rapporto tra la religione musulmana e quella cristiana, le cui vicissitudini si sono spesso intrecciate, molte volte dolorosamente.
Come ricordato da Sesana le due culture in molti punti hanno subito l’influsso reciproco. Importante in tal senso è da sottolineare l’intervento culturale del califfo Harun al Rachid, il quale promosse la traduzione dal greco in arabo di svariati libri di scienza e filosofia.
Non solo in ambito intellettuale, ma anche in quello architettonico si possono rilevare nell’Europa occidentale influenze arabe: basti pensare alle magnifiche città spagnole di Granada o Toledo.
Un’altra figura di riferimento nell’incontro tra Cristianesimo e Islam nella storia medioevale fu quella di Federico II di Svevia, che durante il suo regno favorì l’incontro tra la civiltà greca, latina e araba all’interno della corte palermitana. Passando per le crociate e l’Inferno di Dante, Angelo Sesana ha concluso il suo intervento con citazioni di fondamentale verità: non siamo nati per essere soli, ma per unirci nella “social catena” che conduce alla fratellanza, alla solidarietà e al rispetto reciproci.