Si è parlato a fondo di Cluniacesimo il 25 febbraio 2016 nella biblioteca di Vertemate.
Giuseppe Salvioni, giornalista e scrittore, autore di diversi libri tra cui ‘Come pupilla al sole’, ambientato nel periodo aureo dell’abbazia di Vertemate ci ha illustrato la storia di questo ordine monastico, fondato a Cluny, città della Borgogna.
La storia del Cluniacesimo nasce in Aquitania per volontà di un uomo potente vissuto negli anni a cavallo tra il IX e il X secolo, Guglielmo, detto il Pio, duca d’Aquitania, marchese di Gothie, conte d’Auvergne, del Berry, del Limousin, di Lione e di Macon.
L’atto della fondazione del Cluniacesimo (donazione della ‘Villa’ di Cluny all’abate Bernone con il ‘Testamentum’ di Guglielmo il Pio) porta la data dell’11 settembre 909.
L’ordine monastico Cluniacense svolse un ruolo molto importante nel corso dei secoli X, XI, XII, e metà del XIII. Cluny in quei secoli ricoprì un ruolo guida sotto il profilo spirituale, storico e politico, ed fu considerato, quale ordine monastico, il maggiore interprete del pensiero religioso nel mondo feudale.
Il Cluniacesimo toccò il massimo del suo splendore nell’anno 1245. Fu un’apoteosi quando il re di Francia (Luigi IX, detto il Santo) e il papa Innocenzo IV, in quell’anno presente a Lione in occasione del Concilio, si incontrarono a Cluny.
Lo sviluppo del Cluniacesimo in Lombardia fu sicuramente dovuto alla ricerca di spiritualità dei suoi abitanti ma fu anche un atto politico, un sostegno alle difficoltà della Chiesa Romana e di quella Ambrosiana nel corso della ‘Lotta per le investiture’ (disputa che oppose il papato e l’impero per la nomina di vescovi e abati).
La questione emerse con tutta la sua drammaticità nella seconda metà dell’11° secolo.
Il Priorato di Vertemate fu fondato nell’aprile 1084 in un momento di estrema drammaticità (discesa dell’esercito dell’imperatore Enrico IV a Roma; cacciata di Gregorio VII dal soglio pontificio; morte del vescovo di Como Rainaldo; lotte patariniche in Milano).
Salvioni ha ripercorso la storia del del Priorato di Vertemate e suoi sviluppi (fino ai giorni nostri). Ha narrato del priorato nei primi cento anni di vita (al massimo splendore), la decadenza e la distruzione del Priorato, la ricostruzione grazie all’aiuto del Monastero di Cernobbio, con una ritrovata autonomia e nuova decadenza; il lungo periodo delle commende. Infine la minaccia di chiusura, l’opposizione del popolo di Vertemate, il passaggio alla proprietà privata.