La Sala della guerra tornerà a splendere. Ma servono soldi

Raccolta fondi via web: bastano quattromila euro Cento giorni di tempo per raggiungere l’obiettivo di recuperare gli affreschi del castello di Vertemate

Vertemate con Minoprio – La bellezza salverà il mondo, se il mondo salverà la bellezza. Da riportare alla luce, in questo caso, c’è quella degli affreschi del castello di Vertemate.
L’associazione culturale “Libera Mente” lancia una campagna di raccolta fondi per riuscire a completare il progetto intrapreso a partire dal 2009. A mancare all’appello è infatti l’ultimo lotto di restauri, il terzo, che comprede il recupero del soffitto ligneo a cassettoni della Sala della guerra.
Già molto si è fatto, anche grazie a sponsor privati, e l’obiettivo è chiudere il cerchio. A lanciare l’appello è Roberto Rivolta, in passato sindaco di Vertemate, da poche settimane alla guida dell’associazione culturale: ha raccolto il testimone da Maurizio Capitani, che ha lasciato l’incarico perché a propria volta, a fine giugno, eletto primo cittadino.

La sensibilizzazione – Da tempo il sodalizio si è fatto carico, oltre che della raccolta dei fondi necessari, anche del compito di sensibilizzare la comunità, enti e soggetti interessati, verso questa iniziativa, che negli anni passati ha ridonato splendore agli affreschi dell’ex-cappella gentilizia della famiglia Carcano dedicata a San Giorgio e a San Cristoforo nel castello di Vertemate, oggi casa di riposo gestita dalle Canossiane, affreschi attribuiti ai fratelli Recchi, scuola pittorica comasca secentesca. Un piccolo tesoro d’arte sul quale aveva acceso i riflettori la scuola media di Vertemate; con un lavoro di ricerca guidato dai docenti Gabriella Sidoli ed Edoardo Volonté e che poi vide dare alle stampe anche un volume a cura di Andrea Bonavita, Maria Galli e Marco Leoni, “Vertemate con Minoprio. L’abbazia, il castello, la villa” per Nodo Libri.
Il recupero, eseguito dall’Accademia Galli di Como e guidato dalla professoressa Vanda Franceschetti con i propri allievi, è stato possibile grazie a vari contributi, a partire dalla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, che selezionò il progetto come destinatario di fondi erogando il 50% dei 18mila euro preventivati per il completamento dei lavori del secondo lotto. Un risultato ottenuto anche grazie all’impegno della Pro Loco di Vertemate e di alcuni privati.
Per l’altra metà era intervenuta la Cassa Rurale ed Artigiana, che aveva già contribuito alla prima parte dell’iniziativa e le suore Canossiane di Como.

Un ultimo sforzo – Ora serve un ultimo sforzo. Per poter partecipare è stata attivata una raccolta fondi, crowdfunding già operativo all’indirizzo linkpdb.me/6214. L’obiettivo è la somma di 4mila euro e ci sono ancora circa 100 giorni per aderire.
Come ha già fatto Capitani: “Un metodo di donazione moderno per il pieno recupero di un’opera antica e preziosa – commenta il sindaco – Un connubio felice tra passato e presente, che aggiunge ulteriore spessore culturale a un paese già ricco di testimonianze storico-artistiche. L’obiettivo è a portata di mano, crediamoci”.
Per ulteriori informazioni www.libera-mente.eu, il sito dell’associazione, che ha anche realizzato un documentario sulle diverse fasi dei lavori, disponibile in dvd.

 

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