I dipinti della Cappella del Castello erano in pessime condizioni Maurizio Capitani: “ora raccoglieremo fondi per nuovi restauri”
Vertemate con Minoprio (mvr) . Nuova vita per gli affreschi della Cappella gentilizia del Castello di Vertemate. Sono stati inaugurati sabato 8 ottobre gli affreschi restaurati del Castello, frutto di un lungo lavoro guidato dall’associazione culturale cittadina “Libera Mente”. I dipinti versavano in un pessimo stato di conservazione, anche a causa di un intervento manutentivo sbagliato effettuato in passato.
Il gruppo si è impegnato a fondo perchè i quadri ritrovassero lo splendore di un tempo. Nel 2008 Libera Mente ha infatti pubblicato un libro che raccoglieva i risultati di alcune ricerche sulla situazione degli affreschi scolte dai ragazzi delle scuola medie vertematesi alcuni anni prima. Le opere della Cappella gentilizia, di grande pregio, sono stati attribuiti dallo storico dell’arte Alberto Rovi alla bottega dei Fratelli Recchi, tra i più autorevoli esponenti del Seicento pittorico comasco. Libera Mente si è a questo punto fatta capofila di un progetto artistico di recupero degli affreschi. Le operazioni conservative, finanziate dall’associazione e da altre realtà del territorio come: la Cassa Rurale e Artigiana di Cantù e la Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, sono state curate dagli studenti del corso di restauro dipinti dell’Accademia Aldo Galli di Como diretti dalle docenti Vanda Franceschetti ed Elena Luzzani.
Al progetto hanno preso parte anche i ragazzi delle scuole secondarie cittadine con un laboratorio didattico sull’argomento guidato dalla docente Gabriella Sidoli. Il materiale del laboratorio è stato usato dall’associazione per realizzare un dvd. Gli affreschi ora possono essere visitati ogni domenica dalle 16 alle 18.30. ” I lavori sono durati un anno e mezzo e siamo molto soddisfatti del risultato – , spiega Maurizio Capitani, presidente di “Libera Mente” – L’inaugurazione di Sabato scorso è servita a presentare quello che potremmo definire il primo lotto dei lavori. Dico così perchè in un’altra sala sono stati scoperti nuovi affreschi che potrebbero essere riportati all’antico splendore. Ora ci stiamo attivando per raccogliere i fondi necessari per i nuovi restauri”.