Gita culturale a Piuro in Val Chiavenna – Domenica 25 Aprile 2010
Cenni storici:
Intorno all’anno “mille” i “De Vertemate”, milanesi per nascita, si stabilirono, con il nome de Della Porta, a Vertemate, paese del comasco.
Divenuti signori del borgo, ne presero il nome, lasciando segni tuttora visibili della loro permanenza, quali il “Castello” e l’Abbazia di San Giovanni Battista.
I “De Vertemate” all’inizio del “duecento”, si trasferirono a Piuro, cittadina della Val Chiavenna, situata sulla via più breve di transito tra l’Italia e la Germania ed il nord Europa, con possibilità di larghi scambi.Vi costruirono nobili dimore, una delle quali, la villa di Cortinaccio-Roncaglia esiste tuttora scampata al disastro del 1618, restaurata all’inizio del secolo appena trascorso.
L’altra dimora dei “De Vertemate”, l’edificio cittadino di Piuro, venne distrutto nel 1618, sepolto sotto la frana del Monte Conto: “era costrutto qual corte illustre, aveva colonne di pietra nobile, finestre con vetri, sale che si rivestivano di arazzi oltramontani nel verno e cuoio lombardo nell’estate, camere corrispondenti con magnifiche stufe conformi alle tedesche e giardini con le frontiere adorni di vasi di legno e di bronzo, che erano pieni di cedri e di aranci”.1
La villa di Cortinaccio Roncaglia si deve ai fratelli Guglielmo e Luigi Vertemate Franchi che vi spesero l’ingente somma di 100.000 = scudi per la costruzione. I loro nomi appaiono scolpiti, insieme all’anno 1577 al sommo del portale sovrastato dallo stemma e decorato con vistose bugne.
Nel corso della storia di Piuro, il nome dei “De Vertemate”, appare molte volte nelle ambasciate e nelle cariche pubbliche.
Ai “De Vertemate” (si tratta del ramo trasferitosi a Bologna) appartenne Ludovico ardito navigatore, che lasciò un libro di memorie dei suoi viaggi in India, Abissinia e Medio Oriente. Queste premesse storiche tratte da autori diversi hanno costituito pungolo, invito per la nostra Associazione a visitare i luoghi per meglio rendersi conto dell’intraprendenza della nobiltà e di quanto hanno saputo fare questi nostri antenati.
La realtà è stata superiore alle aspettative! Il palazzo di Cortinaccio è una delle più prestigiose dimore signorili del Cinquecento di tutto il territorio della provincia di Sondrio: gli affreschi, i quadri, i soffitti lignei ricchi di intagli oltre ogni attesa, le dimensioni dei saloni, gli arazzi, il contesto monumentale, geografico nel cuore delle Alpi non sono descrivibili, tanto meno gli echi di un passato illustre che si possono cogliere appieno solo visitando il monumento, le sue magnifiche sale, preferibilmente in silenzio!
I “De Vertemate” all’inizio del “duecento”, si trasferirono a Piuro, cittadina della Val Chiavenna, situata sulla via più breve di transito tra l’Italia e la Germania ed il nord Europa, con possibilità di larghi scambi.Vi costruirono nobili dimore, una delle quali, la villa di Cortinaccio-Roncaglia esiste tuttora scampata al disastro del 1618, restaurata all’inizio del secolo appena trascorso.
L’altra dimora dei “De Vertemate”, l’edificio cittadino di Piuro, venne distrutto nel 1618, sepolto sotto la frana del Monte Conto: “era costrutto qual corte illustre, aveva colonne di pietra nobile, finestre con vetri, sale che si rivestivano di arazzi oltramontani nel verno e cuoio lombardo nell’estate, camere corrispondenti con magnifiche stufe conformi alle tedesche e giardini con le frontiere adorni di vasi di legno e di bronzo, che erano pieni di cedri e di aranci”.1
La villa di Cortinaccio Roncaglia si deve ai fratelli Guglielmo e Luigi Vertemate Franchi che vi spesero l’ingente somma di 100.000 = scudi per la costruzione. I loro nomi appaiono scolpiti, insieme all’anno 1577 al sommo del portale sovrastato dallo stemma e decorato con vistose bugne.
Nel corso della storia di Piuro, il nome dei “De Vertemate”, appare molte volte nelle ambasciate e nelle cariche pubbliche.
Ai “De Vertemate” (si tratta del ramo trasferitosi a Bologna) appartenne Ludovico ardito navigatore, che lasciò un libro di memorie dei suoi viaggi in India, Abissinia e Medio Oriente. Queste premesse storiche tratte da autori diversi hanno costituito pungolo, invito per la nostra Associazione a visitare i luoghi per meglio rendersi conto dell’intraprendenza della nobiltà e di quanto hanno saputo fare questi nostri antenati.
La realtà è stata superiore alle aspettative! Il palazzo di Cortinaccio è una delle più prestigiose dimore signorili del Cinquecento di tutto il territorio della provincia di Sondrio: gli affreschi, i quadri, i soffitti lignei ricchi di intagli oltre ogni attesa, le dimensioni dei saloni, gli arazzi, il contesto monumentale, geografico nel cuore delle Alpi non sono descrivibili, tanto meno gli echi di un passato illustre che si possono cogliere appieno solo visitando il monumento, le sue magnifiche sale, preferibilmente in silenzio!
Luigi Melli
1. A.Colombo. La nobile famiglia de Vertemate Franchi. Ed. Casa Editrice L’Ariete – Milano – 1969 pg. 33