Castello: ex cappella gentilizia

Verranno restaurati gli affreschi

VERTEMATE Per il momento hanno cominciato lavando – letteralmente – il viso a qualche putto e a qualche angelo musicante, ma il lavoro sarà delicato e lungo, un anno almeno. Prenderà il via a gennaio l’intervento di restauro degli affreschi che decorano la ex cappella gentilizia del castello di Vertemate, e venerdì sera, alle scuola medie di via Vigna, il progetto è stato presentato ufficialmente. Sede non qualunque, visto che a gettare nuova luce su quei dipinti e su quelli della Sala della guerra – un possibile futuro fronte d’intervento – erano stati proprio i suoi studenti, nell’ambito di un progetto coordinato dai docenti Gabriella Sidoli ed Edoardo Volontà. Erano gli anni ’90, e già allora i ragazzi evidenziavano il bisogno di prendersi cura di quelle opere custodite nell’asilo. Lo scorso anno l’associazione Libera Mente, promotrice del progetto odierno, ha dato alle stampe quel lavoro, e proprio in questa occasione lo storico dell’arte Alberto Rovi ha attribuito tali affreschi troppo a lungo trascurati alla bottega dei fratelli Recchi, una delle loro opere migliori peraltro, autori tra i più rappresentativi del seicento comasco. A presentare i lavori, il presidente di Libera Mente Maurizio Capitani che, rispondendo alla polemiche mosse dal comune – accusato di latitanza nel ruolo di finanziatore, ricoperto da Cassa rurale e Comunità Comasca – ha voluto ribadire «il carattere assolutamente non politico del sodalizio». Accanto a lui i rappresentanti della scuola e lo stesso Rovi, oltre alla docente di restauro Vanda Franceschetti dell’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como, che eseguirà l’intervento. A lei il compito di ripercorrere le vicende di questi affreschi, per anni in balia di infiltrazioni, umidità e manutenzione spontanea fatta con buone intenzioni ma nessuna perizia e materiali inadatti. E già la prima pulizia effettuata con sola acqua sulle parti dove lo stato di conservazione l’ha consentito ha mostrato il tesoro nascosto sotto lo sporco e la noncuranza «svelando una pittura elegante e molto raffinata». Anche stavolta la scuola media avrà un posto in prima fila: otto studenti di terza media seguiranno infatti i restauri sul campo, passo dopo passo.

S.Cat.

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